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Anobidi


Ord.: Coleoptera – SottOrd.: Poliphaga – SuperFam.: Bostricoidea – Fam.: Anobidi

Sono piccoli coleotteri cosmopoliti con corpo di forma cilindrica allungata, lungo da 4 a 8 mm, di colore variabile da marroncino a nero. Il capo è ricoperto dal pronoto, mentre le zampe sono corte e si inseriscono in scanalature nella parte inferiore del corpo. Le antenne sono ben separate alla base e gli ultimi tre segmenti sono più allungati e larghi dei precedenti. Gli adulti volano.
Le piccole uova di questi coleotteri sono deposte dalla femmina nei primi strati del legno. Dopo 4-5 settimane le uova si schiudono e le larve penetrano nel substrato, nutrendosi della polpa del legno (cellulosa, emicellulosa, lignina e amido) grazie a potenti enzimi digestivi, e scavando lunghe gallerie circolari, ove vivono per più di 3 anni, lasciando scarsi residui lenticolari, costituiti da fibre di legno ed escrementi, detti “rosume”. Le larve sono di colore biancastro, con corpo molle e ricurvo e apparato masticatore scuro. Non escono mai in superficie e possono permanere in questo stadio vitale da 1 a più di 4 anni, avendo quindi il tempo per arrecare ingenti danni, senza intaccare la superficie esterna. Scavano il legno in tutte le direzioni, ma non molto in profondità. Poi giunte a maturità si impupano in questi cunicoli, appena sotto la superficie. Dalle pupe mature fuoriescono gli individui adulti, generalmente in primavera o autunno, che sfarfallano all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, indicativi del loro passaggio, con residui di polvere grossolana biancastra.
Attaccano preferibilmente legno duro di latifoglie e conifere, sia di fusti vivi, che di manufatti di arredamento, strutturali e di carpenteria, anche molto antichi. Possono essere attratti da colle vegetali delle rilegature, causando infestazioni crociate su libri, pergamene e documenti di archivio antichi. Questa famiglia è una delle più devastanti, avendo come obiettivo tutte le tipologie lignee e arrivando anche a compromettere la portanza meccanica di travi, soffitti e intelaiature, lasciandoli spesso apparentemente intatti esteriormente, in quanto, come già detto, i fori di uscita vengono prodotti solo dagli adulti con lo sfarfallamento, mentre all’interno del legno restano le gallerie vuote, che rappresentano una grave minaccia per l’integrità, sia di qualsiasi manufatto in legno, che delle piante vive, compromettendo stabilità e robustezza.

TARLO COMUNE DEL LEGNO

Ord.: Coleoptera – SottOrd.: Poliphaga – SuperFam.: Bostricoidea – Fam.: Anobidi – Gen.: Anobium – Sp.: Anobium punctatum

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È di colore marrone scuro, lungo 3-5 mm. Le femmine depongono da 20 a 60 uova in vecchi fori di sfarfallamento o fessurazioni del legno, per cui il materiale legnoso levigato o trattato con smalti, resine e vernici risulta inattaccabile da questa specie. Le larve scavano gallerie dal diametro di 1-2 mm. Prediligono umidità, calore, buio e silenzio. Le condizioni di temperatura minima necessaria all’accrescimento sono di 13-14 °C (ottimale tra 22-23 °C) e l’umidità relativa deve essere superiore al 50%. I fori di sfarfallamento hanno il diametro di 1-2 mm circa, con piccoli coni di polvere biancastra, in granuli, sui piani sottostanti. Questo tarlo attacca legni duri di latifoglie e conifere, anche di alberi vivi, ma predilige deporre le uova nel legno situato in ambienti domestici, perché questo tipo di legno è più facilmente digeribile e l’ambiente è più riscaldato e lontano da condizioni atmosferiche sfavorevoli. Condizioni ambientali favorevoli possono determinare episodi di sfarfallamento anticipati o ritardati rispetto alla norma. Le infestazioni da Anpbium punctatum spesso sono associate a quelle del Nicobium hirtum. Inoltre all’Anobium punctatum si associa spesso la presenza dello Sceloderma domesticum e dell’Acaro del tarlo, parassiti delle larve di questo tarlo, che possono attaccare anche l’uomo.

OROLOGIO DELLA MORTE

Ord.: Coleoptera – SottOrd.: Poliphaga – SuperFam.: Bostricoidea – Fam.: Anobidi – Gen.: Xestobium – Sp.: Xestobium rufovillosum

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Questo tarlo è noto con il nome di ‘orologio della morte’, poiché il suo richiamo sessuale consiste nello sbattere il capo rapidamente e ripetutamente contro il legno, generando un lieve tonfo con cadenza regolare, udibile soprattutto la notte. È di colore bruno rossastro, lungo 3-8 mm, con il dorso chiazzato da ciuffi irregolari di corti peli color giallo-oro. Le femmine depongono da 40 a 200 piccole uova, ovoidali, biancastre e lisce. Le larve sono biancastre, lunghe circa 11 mm. I fori di sfarfallamento hanno il diametro di 2-4 mm. Producono ingenti danni estetici, oltre che strutturali. Questo tarlo predilige il legno delle latifoglie e dei salici e raramente attacca le conifere. Ha bisogno di legno con un tasso di umidità piuttosto elevato e il suo insediamento è favorito dalla presenza sul legno stesso di funghi saprofiti, per l’azoto che questi producono.

TARLI DELLE BIBLIOTECHE

Ord.: Coleoptera – SottOrd.: Poliphaga – SuperFam.: Bostricoidea – Fam.: Anobidi – Gen.: Nicobium – Sp.: Nicobium castaneum e Nicobium hirtum

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Sono coleotteri lunghi 4-6 mm, il Nicobium castaneum è di colore bruno marrone, mentre il Nicobium hirtum è di colore bruno marrone con bande trasversali di peli grigi. Le femmine depongono circa 20 – 60 uova nelle fenditure del legno, da cui si sviluppano le larve, che scavano gallerie disposte in un fitto intreccio e molto ravvicinate. Gli adulti sfarfallano da Maggio a Settembre. Prediligono umidità, calore, buio e silenzio.
Attaccano soprattutto legni teneri, legni ammuffiti, manufatti lignei, rilegature dei libri e la cellulosa della carta. Infatti è facile rinvenirli nelle biblioteche. Il Nicobium castaneum predilige legno di conifere, mentre il Nicobium hirtum predilige legno di latifoglie, ma attacca anche quello di conifere e spesso coabita con l’Anobium punctatum.

PTILINUS PECTINICORNIS

Ord.: Coleoptera – SottOrd.: Poliphaga – SuperFam.: Bostricoidea – Fam.: Anobidi – Gen.: Ptilinus – Sp.: Ptilinus pectinicornis

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È un coleottero presente soprattutto in Europa, lungo 4-5 mm, di forma cilindrica allungata, di colore marrone scuro, spesso con elitre e appendici più chiare e ricoperto da una finissima peluria giallastra, poco visibile. Il maschio ha delle caratteristiche antenne a forma di pettine con denti larghi, mentre quelle della femmina hanno una frangiatura più corta e serrata, a forma di sega. Gli adulti si accoppiano dentro le gallerie, generalmente a Giugno, e sempre dentro le gallerie, la femmina depone le uova. Le larve scavano gallerie tortuose e intrecciate e le riempiono con molto rosume, compatto. Questo intreccio di gallerie intacca notevolmente la resistenza della struttura lignea, che esternamente sembra intatta, tranne che per qualche forellino di sfarfallamento, con tracce di rosume. Spesso da uno stesso foro escono più individui adulti, per cui il numero dei fori non è un indice del grado di infestazione. Predilige legni di acero, faggio, frassino, quercia, pioppo e ontano.

OLIGOMERUS PTILINOIDES

Ord.: Coleoptera – SottOrd.: Poliphaga – SuperFam.: Bostricoidea – Fam.: Anobidi – Gen.: Oligomerus – Sp.: Oligomerus ptilinoides

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È un insetto presente nell’area mediterranea, lungo 6-7 mm, di colore bruno o bruno-rossastro, ricoperto da una fitta peluria. La femmina depone circa 30 uova, piccolissime (0,5 mm) nelle vecchie gallerie o nelle fenditure del legno. Attacca solo legno, prediligendo quello di latifoglie, secco, invecchiato e lavorato. È molto attivo nei mesi estivi, sopportando temperature molto alte e non resiste a temperature sotto i 12°C, mentre con umidità superiori al 20% le larve vengono attaccate e uccise da muffe.