Ord.: Emitteri – Sott.Ord.: Eterotrofi – Superfam.: Cimicoidea – Fam.: Cimicidi
A questa famiglia appartengono diverse specie ematofaghe di uccelli e mammiferi, cosmopolite. Si tratta di insetti di piccole dimensioni, molto appiattiti in senso dorso-ventrale, dal profilo ovale e oblungo e di colore marrone. Le ali posteriori sono assenti e quelle anteriori sono ridotte a due piccole squame sclerificate. Hanno 3 paia di zampe. Capo e torace sono poco sviluppati, mentre l’addome è grande, sia in larghezza, che in lunghezza. Si nutrono di notte e generalmente non restano costantemente sul loro ospite, di giorno si rifugiano in ricoveri nascosti in sua prossimità.
CIMICE DEI LETTI
Ord.: Emitteri –Sott.Ord.: Eterottori – Superfam.: Cimicoidea – Fam.: Cimicidi – Gen.: Cimex – Sp.: Cimex lectularius
Un problema che oggi purtroppo va sempre più diffondendosi è quello delle infestazioni di cimici dei letti, in particolare nelle strutture alberghiere e sui mezzi di trasporto pubblici. Un alto numero di segnalazioni relative alla presenza di Cimex lectularius riguarda ostelli, B&B, alberghi e hotel, anche di lusso, in quanto il continuo via vai di persone da ogni parte del mondo, aumenta le possibilità di trasporto dell’infestante con gli indumenti e i bagagli.
Questo parassita, assai diffuso in epoche lontane caratterizzate da ristrettezze economiche e scarsità di igiene, quasi debellato a partire dagli anni 50 grazie all’impiego del DDT e dei nuovi insetticidi di sintesi, sta rapidamente ricomparendo. La causa di questa diffusione sembrerebbe imputabile ai grandi movimenti di persone, che per turismo o per lavoro, si spostano da un albergo all’altro o provengono da paesi, dove il parassita è più diffuso e non sufficientemente controllato.
Note di biologia
Cimex lectularius è di forma ovale, ha un colore marrone rossastro chiaro, misura dai 4 ai 5 millimetri e ha un profilo molto schiacciato, tanto da poter penetrare e nascondersi nelle minime fessure. Possiede un apparato boccale estroflessibile, detto rostro, adatto per pungere e succhiare sangue (è un insetto ematofago), non può volare, ma è un ottimo scalatore, tranne che su superfici lisce. Una volta effettuato il pasto di sangue, l’insetto aumenta notevolmente le sue dimensioni (si gonfia) e assume un colore rosso scuro.
Abitudini
Di giorno le cimici rimangono immobili nei loro nascondigli, generalmente in piccoli gruppi, dato che la specie è in grado di secernere un efficace feromone di aggregazione. Si muovono solo di notte o in penombra, infatti attaccano l’uomo durante il sonno. Le punture risultano indolori, tanto da non svegliare la vittima, provocano però estesi gonfiori duri e biancastri e forte prurito a causa degli enzimi salivari iniettati e nei soggetti più sensibili possono causare malessere generalizzato, disturbi della digestione e tachicardia. È inoltre probabile che le cimici dei letti fungano da vettori per alcuni virus.
Finito il pasto, la cimice si allontana per nascondersi in ripari vicino al letto. La femmina adulta generalmente si alimenta ogni 3-4 giorni e, nell’arco della propria vita che dura circa 1 anno, produce dalle 200 alle 500 uova, con una media di 5 uova al giorno, che sono di colore bianco perla, lunghe circa 1 mm. Durante la stagione calda le uova schiudono in 7-10 giorni, mentre nei periodi più freddi, il tempo di schiusa può richiedere oltre 30 giorni. Da sottolineare che le cimici possono resistere senza nutrirsi per oltre 1 anno e in assenza dell’uomo possono nutrirsi anche del sangue di topi, uccelli, pipistrelli e altri mammiferi (cani, gatti ecc..).
Consigli per i gestori di alberghi o alloggi
Innanzi tutto è importante che il personale alberghiero ponga molta attenzione nell’individuazione dei primi segnali della presenza dell’infestante, prima che questo raggiunga densità elevate tanto da renderne difficile l’eradicazione.
A scopo preventivo è bene
In caso di sospetta presenza è bene
Generalmente le cimici emettono un tipico odore, simile a quello della mandorla amara, che dovrebbe attirare l’attenzione di chi esegue l’ispezione.
In caso di ritrovamento del parassita, è necessario isolare la camera e attivare subito una procedura d’intervento.
Se le camere sono controsoffittate, è possibile che il parassita abbia raggiunto anche gli ambienti adiacenti; in questo caso le indagini e gli eventuali interventi dovranno essere estesi anche alle camere limitrofe.
CIMICE DEI PICCIONI
Cimex columbarius (molto simile a Cimex lectularius)
CIMICE DELLE RONDINI
Oeciacus hirundinis (più piccola e pelosa)