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Tarme


Ord.: Lepidotteri – Fam.: Tineidae – Fam.: Oecophoridae

Con il termine tarme o càmole o tignole, vengono indicate alcune specie di lepidotteri, le cui larve si nutrono di tessuti e fibre naturali come lana, seta, cotone, oltre ad altre tipologie di sostanze contenenti cheratina, quali piume, peli, capelli, etc.
Il ciclo vitale di questi insetti comprende lo stadio di uovo, larva, pupa e adulto. Gli adulti non si nutrono e dopo l’accoppiamento e la deposizione delle uova muoiono, mentre le larve traggono il loro nutrimento dai tessuti, ma anche da molte altre fonti. Esse hanno la capacità di trasformare la cheratina in cibo. Preferiscono i tessuti sporchi e sono particolarmente attratte dai tappeti e dai vestiti che contengono sudore umano e residui di altri liquidi, attirate in questi casi non tanto dal cibo, ma dall’umidità. Le larve non bevono acqua, di conseguenza deve contenerne il loro cibo. Sia adulti che larve preferiscono luoghi bui e umidi, e non sono attratti dalla luce, che rifuggono, nascondendosi.
Gli adulti sono piccole falene, lunghe fino a 2 cm. Le loro uova sono piccole, in genere lunghe meno di 1 mm e scarsamente visibili. Una femmina può deporre centinaia di uova nella sua vita; le uova vengono deposte in luoghi attentamente scelti per le migliori possibilità di sopravvivenza. Le uova sono attaccate con una sostanza simile alla colla e possono essere piuttosto difficili da rimuovere. Dopo la schiusa delle uova, le larve cercano immediatamente cibo. Le larve possono mangiare il cibo necessario, in meno di due mesi, ma se le condizioni ambientali non sono favorevoli, si ciberanno a intermittenza per un tempo più lungo, fino a 2 anni. Ogni larva a maturità si tesse un bozzolo, in cui si trasforma in un adulto. Le larve rimangono in questi bozzoli tra uno e due mesi, poi escono come adulti, pronte ad accoppiarsi e a deporre le uova.

TARMA DEI TESSUTI o TARMA DEI CRINI

Ord.: Lepidotteri – Fam.: Tineidae – Gen. Tineola – Sp.: Tineola bisselliella

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È una tarma cosmopolita, infestante dei tessuti, e delle derrate alimentari, che può essere rinvenuta ovunque, in luoghi bui, quali armadi, sotto i tappeti, negli arredi imbottiti, etc. Essa attacca abiti in fibra naturale, prediligendo la lana, tappeti, mobili imbottiti, cuscini, materassi, animali impagliati, collezioni entomologiche, pellicce, piume, pelli, setole di spazzole e pennelli, etc., ma anche derrate alimentari, come cereali, grano, farina e biscotti. La durata del ciclo vitale dipende molto da temperatura e umidità e varia da pochi mesi a qualche anno (ottimale 24°C e 75% umidità). L’adulto è una piccola falena, lunga 20 mm, con apertura alare di 14/18 mm e ali di colore giallo oro con riflessi rosso oro, a seconda dell’inclinazione e frangiate. Il capo è ricoperto da peli marroncini. Vive 2-4 settimane e vola poco, restando preferibilmente nascosto, non si nutre. La femmina depone, incollandole sul substrato alimentare, 40-50 uova, ovali, piccolissime (0,5 x 0,3 mm) di colore bianco perlaceo, che nei mesi caldi si schiudono in 4-10 giorni, mentre d’inverno impiegano circa 1 mese. Le larve sono lucide, con copro di colore bianco-crema, testa marroncina e apparato boccale di tipo masticatore. Sono lunghe circa 1 mm alla nascita e arrivano a misurare fino a 12 mm nello stadio maturo. Esse tessono scarsi fili di seta sui tessuti e vivono da 1 mese a 2,5 anni, mangiando in continuazione, provocando fori ed erosioni irregolari. Talvolta si muovono nascoste in piccoli astucci di seta, ma più spesso girano nude. Giunte a maturità si impupano in un bozzolo di seta, ricoperto da escrementi e residui vari, di colore marroncino chiaro. Lo stadio di pupa può durare dai 50 giorni ai 4 anni, a seconda delle condizioni ambientali. In condizioni ottimali queste tarme possono avere 2 generazioni l’anno.

TARMA DELLE PELLICCE

Ord.: Lepidotteri – Fam.: Tineidae – Gen. Tinea – Sp.: Tinea pellionella

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Questa tarma è un infestante dei tessuti e delle derrate alimentari cosmopolita, ma meno diffusa. La larva attacca pellicce, pelli, peli, capelli, piume, tessuti in fibre naturali, lana, seta, animali impagliati, ma anche carta da parati e derrate alimentari vegetali, quali semi. Le larve si trovano anche nei nidi di uccelli. L’adulto è una piccola falena lunga 3-6 mm, con apertura alare di 9-16 mm, corpo di colore grigio argenteo-brunastro, con riflessi giallo-marrone e ali frangiate di colore grigio-marroni, con macchie scure sul primo paio di ali e con peli marrone-brunastri sul capo. Vive circa 1 mese e non si nutre. La femmina deposita 100-300 uova sul substrato alimentare. Le larve sono marroni sul capo e nel primo segmento e chiare con una riga longitudinale nera, nel resto del corpo. Esse vivono in un involucro fatto con fili di seta, frammenti di tessuti e detriti vari, che si portano appresso e mangiano in continuazione. Vivono circa 50 giorni e giunte a maturità si impupano, chiudendo le estremità del loro involucro. In condizioni ottimali queste tarme possono avere 3-4 generazioni l’anno.

TARMA DEI TAPPETI

Ord.: Lepidotteri – Fam.: Tineidae – Gen. Trichophaga – Sp.: Trichophaga tapetzella

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La tignola dei tappeti è un’infestante dei tessuti cosmopolita. La larva attacca tessuti pesanti, come tappeti, arazzi, tendaggi, tappezzerie, feltri, pelli, pellicce, piume, crini di cavallo, capelli, peli, etc. Può essere rinvenuta anche nei nidi di uccelli, nei bagni, nelle scuderie, nelle cucce di animali. Necessita di buio e umidità. L’adulto è una falena con apertura alare di 14-19 mm. Le ali anteriori sono per la prima metà marroni-brunastre e biancastre iridescenti, con macchiette scure terminali, nella seconda metà. Le ali posteriori sono grigie chiare. Entrambe sono frangiate. Il capo è ricoperto da una peluria bianca. Il torace è brunastro, mentre l’addome e bianco iridescente. La femmina depone 6-10 uova sul substrato alimentare. Le larve sono giallognole, con capo marroncino e corpo tozzo, vivono tutta l’estate, nutrendosi voracemente. Esse costruiscono tortuose gallerie nei tessuti, costruite con frammenti di tessuto, fili di seta e vari detriti. Giunte a maturità, si impupano in un bozzolo sericeo tra le fibre del tessuto e tra aprile e giugno, sfarfallano gli adulti. In condizioni ottimali completano il proprio ciclo vitale in 1-2 anni.